“Consulenza è detta propriamente la prestazione professionale di un consulente, una persona che, avendo accertata esperienza e pratica in una materia, consiglia e assiste il proprio cliente nello svolgimento di atti, fornisce informazioni e pareri. Compito del consulente è quindi, una volta acquisiti gli elementi che il cliente possiede già, di aggiungervi quei fattori della sua competenza, conoscenza e professionalità che possono promuoverne sviluppi nel senso desiderato; in tale contesto è sostanziale il rapporto di fiducia tra il committente e chi fornisce consulenza. Tale fiducia può fondarsi su un rapporto consolidato, sulla notorietà del consulente o sui titoli accademici e professionali che egli possiede” Wikipedia
Come sempre voglio partire dalla libera enciclopedia del web per stuzzicare i miei colleghi.
Wiki però non parla di consulenza alberghiera ma soprattutto non compie una selezione delle più significative categorie dei consulenti alberghieri che si incontrano oggi.
Io l’ho fatto e quello che segue ne è il risultato. (tutto scientificamente dimostrato…)
L’aziendalista
Che faccia parte di “Zibibù Consulting” o di “Zuppa Consulenze & CO” l’aziendalista si veste sempre in abito blu con cravatta “tovaglia” a righe. Quando si presenta la prima volta generalmente crea scompiglio tra i dipendenti. Quelli più solerti iniziano a masticare foglietti e pizzini scambiandolo per finanziere. Quelli più tragici li scambiano per commerciali di Tecnocasa venuti a far vedere la struttura a qualcuno che la vuole acquistare.
Il tipo di consulenza che fanno può essere sintetizzata in questa presentazione:
Sono 30/40/50(?) anni che facciamo consulenza, abbiamo seguito 10/100/1000 alberghi, la nostra formula è vincente. Sempre la stessa da 30/40/50(?) anni: non possiamo sbagliare!
Le parole “standard” e “procedure” sono i capisaldi del loro agire. Producono decine e decine di pagine con sottilissime differenze le une dalle altre.
Generalmente la consulenza si paga una tantum e non vi è correlazione tra compensi e (eventuali) risultati raggiunti.
Il collega
Tutti i Direttori o proprietari d’albergo almeno 1 volta (solo? qualcuno mi direbbe…) avranno pensato: mollo tutto e mi do alla consulenza. Ebbene qualcuno l’ha fatto.
Dopo 20 anni di onorata carriera hanno deciso che le cose messe in pratica per il loro hotel andranno sicuramente bene per gli altri. Tutti gli altri…
D’altronde non vi è un solo motivo per cui se una data idea è stata vantaggiosa per il loro hotel, non possa esserlo per un altro hotel.
Differenze tra una struttura ed un altra? Dettagli…
Conflitto di interesse? Stupidaggini…
Sadismo commerciale? Esagerazione…
Il giornalaio
Qualche tempo fa Stefano Possenti ha inaugurato la sua personale lotta contro il “copia/incolla” che intasa la rete. Qui puoi vederne il video: http://www.youtube.com/watch?v=TAECyuuxLLs
La cosiddetta sindrome da copia e incolla è terribile. I consulenti alberghieri colpiti da tale sindrome, sin da subito presentano questi sintomi:
- Il numero minimo di loro interventi sul web è 30, al giorno, per ogni singolo social media. Fai tu i conti.
- I loro interventi sono la riproposizione di articoli/post/tweet di altri.
- Stai pur certo che se il tuo post contiene più numerali cardinali (5 regole per, 7 strumenti per, ecc…), questo verrà da loro intercettato e ripostato.
- Quando hanno un cliente lo fanno pesare e ne parlano “ovunquemente” e “quantunquemente”.
- Hanno il dono dell’ubiquità. Il concetto di tecnologia mobile per loro è superato. Loro sono fermi e tutto gli ruota intorno…
La prostituta
Trovi un consulente alberghiero e la prima cosa che ti suggerisce è di cambiare qualcosa. Qualunque cosa: il sito web, il software, la cucina, i materiali del breakfast, ecc…
Ovviamente ha subito pronta una proposta già confezionata ed impacchettata.
Il suo motto preferito è: ci penso io a farti trattare bene.
Poniamoci una domanda e diamoci una risposta…
Il filosofo
Ha un CV accademico da fare paura: diplomato al classico, laurea in qualche materia umanistica con lode e bacio del rettore, master post-universitario in “business administration”, varie pubblicazioni con titoli tipo: “l’economia olistica come sinottica di un terzo mondo in evoluzione”.
Generalmente veste con giacca di cashmere di bertinottiana memoria e sciarpina di raso. Non parla mai. Quando lo fa utilizza la frase detta da te 2 secondi prima a mo di rafforzamento.
Più che di un consulente alberghiero, le sue sedute ricordano quelle di uno psicanalista. Alla fine della consulenza l’albergo continua ad andare a rotoli ma il tuo matrimonio è salvo.
Ora tiriamo le conclusioni.
Non esiste il consulente alberghiero perfetto. Ogni consulente ha in se un pò dei lati negativi (e positivi) delle figure riportate sopra. L’importante secondo me è:
- il clima di fiducia che ha saputo instaurare
- le precedenti esperienze (che siano anche alberghiere però!)
- la possibilità di una exit strategy veloce e senza penali
Preoccupatevi delle tre cose sopra. Il resto si vedrà!
PS ogni riferimento a cose e persone è puramente casuale. Se vi riconoscete in una delle figure riportate sopra…è un vostro problema, non mio.
Cino Wang Platania
REVISIONE DEL 27 MAGGIO.
Ovviamente io non sono migliore di nessuna delle figure riportate sopra! Per la cronaca, dovessi descrivermi direi di essere: 33% collega, 33% giornalaio, 33% prostituta, 1% filosofo (non stona mai…) By Cino Wang Platania
Maggio 26, 2012
tu quale tipo sei? ^_^
Maggio 27, 2012
Fabrizio, ti ho risposto con una revisione!
Maggio 27, 2012
Il consulente perfetto con doti che si possono classificare non credo proprio esista. Anche perchè ci si deve sempre relazionare con il cliente, e quindi modi, strategie, ascolto, interazione sono diversi e devono esserlo proprio in base al tipo di cliente che stiamo seguendo in quel dato momento.
Un giusto mix di tutti i vari profili…è cosa buona e giusta 😉 a me piace il tipo “prostituta”….li faccio fuori in un minuto 😉
Giugno 25, 2013
Grande….mi hai fatto ridere dall’inizio alla fine….anche io mi riconosco un pò in tutti e sei i profili… …sì sei, il tuo compreso..
ciao
VS
Luglio 1, 2013
Ciao Vittorio,
mi ha fatto molto piacere averti fatto sorridere!
La vita è più bella se riusciamo a sorridere spesso.
Ciao!
Cino Wang Platania