Il Marketing è guerra.
Più di 2500 anni fa il consulente militare Sun Tsu scriveva un libro di strategia che sarebbe stato sudiato dalle più prestigiose università economiche mondiali.
Quel libro si chiama “L’arte della Guerra” e, se interpretato con la lente del Marketing, è una fonte inesauribile di informazioni.
Il punto di partenza degli assunti di Sun Tzu è che con una strategia dai solidi presupposti vincerai, con una strategia veramente innovativa vincerai senza combattere.
Le cose sono cambiate ma i concetti sono gli stessi, anzi si sono rafforzati.
Oggi, con le possibilità comunicative che ti offrono i media moderni, la parola d’ordine non è vincere ma far perder il nemico.
Il Guerrilla Marketing è una “condotta di guerra/battaglia con mezzi ridotti, generalmente non convenzionali, diversi da quelli dal nemico e impiegati senza alcuna inibizione riverenziale.”. Conrad A. Levinston.
Il Guerrilla Marketing è un tipo di marketing aggressivo che colpisce di sorpresa, come un agguato. È veloce, pungente, originale e potente.
La Guerriglia non è mai fine a se stessa, ma è sempre un espediente o un ripiego temporaneo: se la guerriglia è la forma principale d’attività bellica per una delle due parti in conflitto, il suo fine è sempre di prendere tempo, oppure di aumentare tanto il costo delle operazioni militari del nemico da indurlo a desistere dal conflitto.
Il Guerrigliero utilizzerà le più svariate tecniche per raggiungere il suo obiettivo: la sorpresa, la modifica del territorio, la neurolinguistica, la persuasione e la ricerca spasmodica della mente inconscia.
Il Guerrigliero deve conoscere il territorio, i nemici, gli amici, la psicologia, la neurolinguistica e la storia.
Il Guerrigliero mette in scena l’azione topica [mai avrei immaginato] e poi sfrutta la reazione a catena del virus che ha appena generato.
Il Guerrilla Marketing per l’Ospitalità ha una particolarità rispetto al Guerrilla Marketing generico.
Le azioni di Guerrilla negli Hotel e nei Ristoranti non vengono portate a termine soltanto dal Guerrigliero ma anche dal cliente!
Il motivo deriva dal fatto che tutti i prodotti turististi sono legati al “principio di indeterminazione di Heisenberg del Marketing: un prodotto/servizio non è descrivibile/fruibile dal cliente senza che questo non lo modifichi.
Il prodotto turistico E’ in buona sostanza il cliente nella rappresentazione iperbolica del concetto.
Ecco perchè il Guerrigliero dell’Ospitalità deve essere 2 volte più bravo, 2 volte più veloce, 2 volte più preparato del Guerrigliero comune.
Sei confuso?
Non ti preoccupare. E’ solo l’inizio…
Cino Wang
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